Enrico Brignano Evolushow

Spoleto torna ad ospitare nella suggestiva cornice di Piazza Duomo uno dei più grandi artisti italiani, Enrico Brigano. ACME in accordo con il produttore del tour fa in modo che le esigenze dell’artista possano convivere al meglio con la location stessa, facendola diventare parte integrante della scenografia dello spettacolo.

Agosto 2014 Spoleto, Piazza Duomo Novembre 2014 Fabriano, Teatro Gentile
Dopo la brillante e riuscitissima tournée estiva, che lo ha visto esibirsi sui palchi delle piazze d’Italia, Enrico Brignano sceglie di andare in scena anche nei teatri (partendo da Bologna, passando per i teatri italiani più importanti; Milano, Genova, Brescia, Napoli, Firenze, Torino, etc., e naturalmente Roma con il Sistina). Grazie al rapporto di collaborazione consolidato con Massimiliano Franco, produttore e manager storico di Enrico Brignano, si decide di studiare insieme l’organizzazione delle prove dello spettacolo per la tournée invernale. ACME ha supportato ogni esigenza della produzione e dell’artista, occupandosi della ricerca della location, della gestione hospitality per l’intera troupe, e della segreteria. Per il debutto e le prove tecniche viene scelto il Teatro Gentile di Fabriano, uno dei più importanti e rinomati teatri italiani, che negli anni ha accolto le più famose produzioni teatrali. Enrico Brignano intrattiene il pubblico con uno show tutto nuovo nel quale ripercorre i nostri tempi, dedicato all’evoluzione dei comportamenti e al nostro rapporto ormai vitale con la tecnologia. “Un'evoluzione è un destino”, diceva Thomas Mann. “Le specie non sono immutabili; ma sono la conseguenza di qualche altra specie generalmente estinta”, diceva Darwin. Allora, se il destino dell’uomo deve cambiare, è mutante… Queste sono le prime riflessioni che hanno portato Brignano a decidere di fare uno spettacolo nuovo, sull’evoluzione umana. In due ore, racconta millenni di storia, dal paradiso terrestre al digitale terrestre, dalla mela di Adamo alla mela di Jobs, dal fossile al missile. Ma se nulla si crea e nulla si distrugge, perché al cambio di stagione ci rimane un sacco di roba fuori dall’armadio?

Altri servizi